E' passato quasi un anno dall'ultimo aggiornamento.
E' passato tanto tempo perché non sentivo il bisogno di scrivere sul blog.
Ora qualcosa è cambiato e voglio raccontare un po' come sono andate le cose.
La motivazione dietro alla costruzione del tiki era la costruzione fine a sé stessa, non il possesso di un catamarano. Fin dall'inizio, dal taglio del primo compensato l'idea era di tenerlo un paio di stagioni e poi venderlo.
Proprio mentre mi organizzo per la vendita, l'ormeggiatore mi contatta dicendomi che non può tenere la barca anche l'anno prossimo. Una società rileverà la sua concessione, i pontili diventeranno un marina attrezzato; campi da golf e hotel di lusso al seguito.
Peccato. Per Porto Pozzo, non per il tiki. Speriamo che faccia davvero bene all'economia locale. (?)
Vengo contattato da un appassionato, una persona che già in passato ha posseduto un tiki e vorrebbe nuovamente provare il gusto di navigare su quel fantastico catamarano. Non chiedo di meglio.
A ottobre torniamo in sardegna, un ultimo saluto a Cala Corsara in notturna e poi smontiamo tutto. Impacchettiamo per benino e carichiamo sul camion. Destinazione: continente.
Siamo liberi ora, non più la paura che una maestralata sdradichi i tambucci, solo sonni tranquilli.
Porto Pollo al tramonto, dormiamo sotto le stelle a porto Liscia e il giorno dopo siamo a Rena Majore, Capo Testa e Cala Francese.
Un porcetto a metà viaggio.