martedì 28 ottobre 2008

The first sand, The second hand, The first mistake


Dalla lettura di svariati libri sull'autocostruzione di barche notavo che ogni autore aveva le sue preferenze nelle tecniche di stesura della resina, ma su di una cosa erano tutti d'accordo: dare la seconda mano il prima possibile, entro un giorno in genere, addirittura con la resina non ancora del tutto polimerizzata "quando si preme con il dito sulla resina e si lascia solo una leggera impronta, allora si può dare la seconda mano".

Ora, per quello che mi riguarda avevo sempre avuto po' di sospetto verso queste affermazioni; mi immaginavo infatti di aver a che fare con qualcosa di estremamente vischioso in cui la levigatrice avrebbe finito per impantanarsi... Quindi, con la massima tranquillità, ho steso le mie prime mani di resina sui pezzi tra il sabato e la domenica lasciando per il weekend successivo la scartavetratura e la seconda mano.
Appena ho iniziato a lavorare con la levigatrice ho capito cosa intendevano gli autori, quando consigliavano di non far passar troppo tempo per evitare poi di perdere ore a levigare... Dopo una settimana la resina è durissima!

Oggi comunque siamo in tre, per fortuna, e ci diamo il cambio alla levigatrice altrimenti il lavoro sarebbe veramente stancante: uno leviga, gli altri resinano e così si va avanti per tutta la giornata...

Verso la fine quando i pezzi iniziano a essere pronti non si resiste dalla voglia di metterli vicini per vedere l'effetto che fanno; ed è allora che ci accorgiamo che il costruttore (io) ha fatto una gran cavolata; volendo costruire un solo scafo per volta avrei dovuto resinare due lati opposti di due pezzi che vanno a unirsi e non lo stesso lato su ogni pezzo..........


Poco male, farò due scafi alla volta, penso che farò anche prima!
Ora non rimane che preparare i supporti da attaccare alle paratie,

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