Siamo tornati sul continente. Iniziano i brevissimi fine settimana su Itaca. Triste, ma è così, le ferie lavorative le ho consumate tutte quante per costruire la barca e portarla al suo ormeggio; per ora solo incursioni rapidissime…
Per fortuna non passa troppo tempo e sono già di ritorno da Itaca: arrivo a Olbia il 16 settembre e aspetto i miei al porto. Loro arriveranno da Civitavecchia con il traghetto. Sono curioso di sapere come si interfacceranno con la barca; mio padre ha già avuto modo di provarla un giorno, mentre per mia madre sarà la prima volta.
Arrivo all'ormeggio che è mezzanotte passata, i miei sono a dormire in albergo, li raggiungerò la mattina seguente direttamente in barca.
Itaca è al suo posto, dove l'abbiamo lasciata, non era scontato. Mi emoziono a vedere il suo albero che spunta tra i cespugli.
Mi tuffo in acqua e, armata la barca in poco tempo, decido di partire. Un piccolo gruppo di tedeschi tira tardi sulla spiaggia, sono ormai le due del mattino e soffia un debole ponente. In un silenzio perfetto scivolo senza fare il minimo rumore.
I profili scuri dei monti di Mola sono i miei riferimenti, la luna la mia compagna di navigazione.
Cala il vento e sono a metà strada, accendere il motore sarebbe un peccato in quella notte perfetta; getto l'ancora e mi lascio cullare nello scafo. Continuerò domattina.
Imbarcati i miei, partiamo per Spargi. Dopo qualche bordo di bolina arriviamo a cala Corsara e ci tuffiamo nelle sue acque tra le canne d'organo e la testa della strega.
Il giorno dopo tappa di rientro verso l'ormeggio, sono di nuovo in navigazione solitaria, e sul più bello si alza un ponente gagliardo che mi trovo proprio in fronte… Sono nei guai, velatura troppo grossa e difficoltà di virata, dato l'equipaggio ridotto, fanno sì che mi avvicini troppo alla costa e mi incagli in una rete di protezione della spiaggia! Un po' di manovre, riduzione della velatura, e sono di nuovo in marcia... Ma andar di bolina da soli non è molto pratico, soprattutto in virata; sono quasi arrivato, ma gli ultimi metri li faccio al traino di un gommone che mi porterà a casa, molto più comodo e sicuro!
Il tiki in solitario di bolina con vento sopra i 15 nodi non è facile, da tenere a mente.
Per fortuna non passa troppo tempo e sono già di ritorno da Itaca: arrivo a Olbia il 16 settembre e aspetto i miei al porto. Loro arriveranno da Civitavecchia con il traghetto. Sono curioso di sapere come si interfacceranno con la barca; mio padre ha già avuto modo di provarla un giorno, mentre per mia madre sarà la prima volta.
tramonto sulla Sardegna dal traghetto
Itaca è al suo posto, dove l'abbiamo lasciata, non era scontato. Mi emoziono a vedere il suo albero che spunta tra i cespugli.
Mi tuffo in acqua e, armata la barca in poco tempo, decido di partire. Un piccolo gruppo di tedeschi tira tardi sulla spiaggia, sono ormai le due del mattino e soffia un debole ponente. In un silenzio perfetto scivolo senza fare il minimo rumore.
I profili scuri dei monti di Mola sono i miei riferimenti, la luna la mia compagna di navigazione.
Cala il vento e sono a metà strada, accendere il motore sarebbe un peccato in quella notte perfetta; getto l'ancora e mi lascio cullare nello scafo. Continuerò domattina.
Imbarcati i miei, partiamo per Spargi. Dopo qualche bordo di bolina arriviamo a cala Corsara e ci tuffiamo nelle sue acque tra le canne d'organo e la testa della strega.
in navigazione nell'arcipelago
Itaca all'alba. Sullo sfondo monte Fico
Il giorno dopo tappa di rientro verso l'ormeggio, sono di nuovo in navigazione solitaria, e sul più bello si alza un ponente gagliardo che mi trovo proprio in fronte… Sono nei guai, velatura troppo grossa e difficoltà di virata, dato l'equipaggio ridotto, fanno sì che mi avvicini troppo alla costa e mi incagli in una rete di protezione della spiaggia! Un po' di manovre, riduzione della velatura, e sono di nuovo in marcia... Ma andar di bolina da soli non è molto pratico, soprattutto in virata; sono quasi arrivato, ma gli ultimi metri li faccio al traino di un gommone che mi porterà a casa, molto più comodo e sicuro!
di nuovo all'ormeggio
Il tiki in solitario di bolina con vento sopra i 15 nodi non è facile, da tenere a mente.
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